// La Chirurgia non Ablativa

La Chirurgia non Ablativa è un ossimoro che descrive una tecnica Medico Chirurgica che permette di contrapporsi alla Chirurgia Ablativa classica.  
Il termine Chirurgia  letteralmente significa “operare con le mani” ovviamente mediante strumenti adeguati ed è sempre stata cruenta.
La chirurgia non ablativa invece è volta a semplificare  gli interventi di chirurgia tradizionale, sia in campo dermatologico sia in campo estetico operando in modo incruento senza incidere i tessuti e senza ricorrere a iniezioni di anestetico o a punti di sutura.
Premesso che la Chirurgia non Ablativa e le apparecchiature idonee a praticarla sono frutto di un lungo studio in continua evoluzione da quando fu concepita per la prima volta (Fippi 1974).
E' stata perfezionata grazie alla evoluzione tecnologica al fine di evitare i rischi e le complicanze connessi agli interventi condotti con le tecniche tradizionali; ma talvolta è praticata con apparecchi obsoleti o, ancor peggio, spacciati per essere idonei alla Chirurgia non Ablativa come laser, folgoratori, radiobisturi e felc.
Interventi fino ad oggi impensabili senza ricorrere alla sala operatoria e alla chirurgia tradizionale sono oggi possibili grazie alla Chirurgia non Ablativa.
La Chirurgia non Ablativa Epidermica non coinvolge mai lo strato papillare del derma  e la Chirurgia non Ablativa dermica modifica il derma senza provocare fibrosi e senza incidere o mettere punti.
Mediante piccolissimi puntini di sublimazione disposti a triangolo siamo in grado di accorciare la cute in eccesso senza ricorrere al bisturi, senza assottigliare i tessuti con una tecnica indolore che non provoca mai sanguinamento.
Se questi piccolissimi puntini di sublimazione sono disposti affiancati o a quadrato otterremo sia la sola sublimazione di superfice senza accorciamento sia l'allungamento dei tessuti.
La Chirurgia non Ablativa orbitopalpebrale è utilizzata nell'oftalmoplastica estetica tridimensionale.
"Blefaroplastica non Ablativa Dinamica 3D" è la tecnica utilizzata da anni per correggere le alterazioni di convessità e di concavità in plus o in minus dei tessuti orbitopalpebrali.
I casi clinici, documentati da oltre 20 anni, hanno confermato la validità della metodica e la durata nel tempo dei risultati ottenuti.
Questa tecnica di Blefaroplastica è definita “Dinamica” perché permette all’operatore di invitare il paziente ad aprire e chiudere gli occhi durante il trattamento, mostrando così le pliche di cute ancora da trattare.

// Video rilevanti:

  



// Servizi Online

Programma Scientifico

  Il programma scientifico è ora disponibile!   
(in Inglese)

Read more »

Book of Abstracts

Il Book of Abstracts è ora disponibile!

Read more »